Argomenti simili
Statistiche
Abbiamo 69 membri registratiL'ultimo utente registrato è Deiprovunen
I nostri utenti hanno pubblicato un totale di 497 messaggi in 235 argomenti
Cerca
Ultimi argomenti attivi
Mi Piace ScienzaOnline
Mi piace
Produre energia dal letame
:: Ricerche e strumenti :: Scoperte
Pagina 1 di 1
Produre energia dal letame
La produzione di metano dalla fermentazione dei resti organici è ormai una realtà nota. Negli ultimi anni, però, gruppi di ricercatori si sono concentrati sulla progettazione di celle microbiche che permettessero la produzione di energia direttamente dal rifiuto, senza passare per l’estrazione del gas e la sua combustione. I risultati sono arrivati. La materia prima più ricercata? Sterco di vacca.
Tra le possibili fonti energetiche alternative a quelle di origine fossile, non molto diffuso ma comunque ben noto, è il biogas. Con tale termine si indica una miscela di gas composta per la maggior parte di metano, prodotta dall’azione di batteri su residui organici quali rifiuti vegetali e corpi animali in decomposizione, liquami di origine zootecnica o di fognatura. I batteri provocano una fermentazione anaerobica (cioè in assenza di ossigeno) del materiale organico, liberando anidride carbonica, idrogeno molecolare e metano.
Il biogas si forma spontaneamente in presenza di accumuli di tali residui di natura organica, ma stimolando l’azione dei batteri è possibile accelerare il processo; se poi si fa svolgere la fermentazione in appositi impianti, si può catturare il metano prodotto e quindi bruciarlo per produrre energia elettrica. Esso può infatti diventare il combustibile di caldaie per il riscaldamento o di motori a combustione interna.
Cosa dire riguardo all’anidride carbonica prodotta? Non è forse un gas serra che si diffonde nell’aria? Certo, ma si tratta della stessa CO2 fissata dalle piante durante la propria vita (nel caso dei resti animali, essa proviene dai vegetali mangiati) che durante la fermentazione è nuovamente liberata nell’aria. Nel caso della combustione delle fonti fossili, invece, l’anidride carbonica prodotta è in più, ossia un’aggiunta al già squilibrato sistema atmosferico.
Tra l’altro l’uso come sorgente di energia del metano prodotto nella fermentazione (che, come detto, sarebbe comunque prodotto spontaneamente) consente di evitare che esso raggiunga la troposfera: si ricordi infatti che anche il metano è un pericoloso gas serra.
I vantaggi illustrati, unitamente al costo nullo e l’inesauribilità della materia prima (ossia i resti organici), ha destato molto interesse tra scienziati e ambientalisti, cosicché ormai i biogas sono diffusamente utilizzati come sorgenti alternative.
Informazione presa da Solo Pc
Tra le possibili fonti energetiche alternative a quelle di origine fossile, non molto diffuso ma comunque ben noto, è il biogas. Con tale termine si indica una miscela di gas composta per la maggior parte di metano, prodotta dall’azione di batteri su residui organici quali rifiuti vegetali e corpi animali in decomposizione, liquami di origine zootecnica o di fognatura. I batteri provocano una fermentazione anaerobica (cioè in assenza di ossigeno) del materiale organico, liberando anidride carbonica, idrogeno molecolare e metano.
Il biogas si forma spontaneamente in presenza di accumuli di tali residui di natura organica, ma stimolando l’azione dei batteri è possibile accelerare il processo; se poi si fa svolgere la fermentazione in appositi impianti, si può catturare il metano prodotto e quindi bruciarlo per produrre energia elettrica. Esso può infatti diventare il combustibile di caldaie per il riscaldamento o di motori a combustione interna.
Cosa dire riguardo all’anidride carbonica prodotta? Non è forse un gas serra che si diffonde nell’aria? Certo, ma si tratta della stessa CO2 fissata dalle piante durante la propria vita (nel caso dei resti animali, essa proviene dai vegetali mangiati) che durante la fermentazione è nuovamente liberata nell’aria. Nel caso della combustione delle fonti fossili, invece, l’anidride carbonica prodotta è in più, ossia un’aggiunta al già squilibrato sistema atmosferico.
Tra l’altro l’uso come sorgente di energia del metano prodotto nella fermentazione (che, come detto, sarebbe comunque prodotto spontaneamente) consente di evitare che esso raggiunga la troposfera: si ricordi infatti che anche il metano è un pericoloso gas serra.
I vantaggi illustrati, unitamente al costo nullo e l’inesauribilità della materia prima (ossia i resti organici), ha destato molto interesse tra scienziati e ambientalisti, cosicché ormai i biogas sono diffusamente utilizzati come sorgenti alternative.
Informazione presa da Solo Pc
Argomenti simili
» Energia nucleare: PRO o CONTRO?
» La Luna come fonte di energia!
» Energie rinnovabili: Energia solare.
» La Luna come fonte di energia!
» Energie rinnovabili: Energia solare.
:: Ricerche e strumenti :: Scoperte
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|
Lun Lug 16, 2012 1:29 pm Da Hapgood
» Alcune nozioni di chimica.
Sab Ott 29, 2011 12:22 pm Da Ken-Scienza
» Perché lo skateboard rimane attaccato quando si salta?
Mer Set 21, 2011 12:59 pm Da Ken-Scienza
» Il rimbalzo del suono.
Ven Ago 12, 2011 1:04 am Da Ken-Scienza
» L'effetto Doppler
Ven Ago 12, 2011 12:33 am Da Ken-Scienza
» Cosa sono le costellazioni?
Dom Lug 24, 2011 3:51 pm Da Ken-Scienza
» Cosa piangiamo?
Sab Lug 23, 2011 4:09 pm Da Ken-Scienza
» Cos'è un fluido non newtoniano?
Ven Lug 22, 2011 12:09 am Da Ken-Scienza
» Tecnotorri: i grattaceli del futuro
Gio Lug 07, 2011 1:27 pm Da Ken-Scienza