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Galileo Galilei tra scoperte scientifiche e censure ecclesiastiche
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Galileo Galilei tra scoperte scientifiche e censure ecclesiastiche
I Galilei, di origine fiorentina, cercarono, nella metà del Cinquecento, di risollevare le loro finanze trasferendosi da Firenze a Pisa; ma lo fecero inutilmente perché Vincenzo, uomo di cultura ben visto tra gli intellettuali, non ha alcuna capacità negli affari. Spera, però, nell’abilità dei figli e in particolare in Galileo che avvia agli studi di medicina; a quel tempo (a differenza di oggi) i ricercatori e gli insegnanti di materie scientifiche erano ben renumerati.
Dopo aver ricevuto un’educazione umanistica, dunque, Galileo segue per 4 anni gli studi di medicina presso l'Università di Pisa, senza però ottenere il titolo; la sua passione è volta alle materie scientifiche. Di nascosto dal padre, infatti, viene avviato da un noto professore di matematica, Ostilio Ricci, allo studio di tale materia, a tutto discapito della medicina.
A poco più di vent’anni Galileo scopre l’isocronismo delle oscillazioni pendolari, di cui poi cercò la dimostrazione per via matematica. Può così costruire un apparecchio per la misurazione della frequenza delle pulsazioni umane. Subito dopo costruisce la prima bilancia idrostatica. Grazie a queste scoperte e all’amicizia col marchese Guidobaldo del Monte ottiene nel 1589 una cattedra presso l’Università di Pisa. Ma questo lavoro non gli rende sufficientemente per condurre una vita decorosa e mantenere la famiglia alla morte del padre. Venuto a conoscenza della teoria copernicana, la condivide pienamente pur dovendo insegnare seguendo il sistema tolemaico. Le sue nuove idee sono in netto contrasto con quelle dei suoi colleghi, la sua posizione, già così difficile, diventa precaria quando boccio un’invenzione di un nipote del Governatore di Livorno, il granduca Giovanni de’ Medici, che lo fa allontanare dall’Università di Pisa.
Fu allora che scrutando il cielo con il cannocchiale da lui costruito fece una grossa scoperta: individuò i quattro satelliti di Giove che chiamò Medicea Sidera: fu una nuova pietra a convalida della teoria copernicana sulla eliocentricità. Rese partecipe di questa scoperta anche il lontano amico Keplero, con cui aveva intrapreso un lungo carteggio, il quale lo incoraggiò nelle sue ricerche.
Durante il soggiorno padovano Galileo ebbe tre figli (nel 1600 Virginia, nel 1601 Livia e nel 1606 Vincenzo) da una non meglio descritta veneziana, Marina Gamba, della quale ben poco si sa anche perché non abitarono insieme. A relazione finita, mantenne sempre ottimi rapporti con la donna, sposata da un certo Bartoluzzi, la quale allevò il figlio Vincenzo fino al 1611. Alcuni anni dopo Galileo iniziò le pratiche per la legittimazione e nel 1619 dichiarò, non si sa per quali motivi, che la madre era morta; cosa non vera.
L’insegnamento lo sottrae però allo studio della volta celeste e alle scoperte scientifiche per cui, allorché il Granduca dl Toscana Cosimo II gli offre un posto quale "primario matematico e filosofo del Serenissimo Duca" a Firenze, Galileo non ci pensa due volte e si trasferisce in Toscana.
Con la pubblicazione del «Sidereus Nuncius», con il quale Galilei spiega le sue scoperte celesti, hanno inizio i problemi e le lotte con gli studiosi tradizionalisti che rifiutano la teoria eliocentrica di Copernico e così tutte le scoperte di Galileo che ne derivano a comprova di tale teoria. Galilei viene allora chiamato a Roma presso il futuro pontefice Urbano VIII, allora cardinale, che con altri prelati lo incoraggia nella lotta per imporre le sue idee e quelle di Copernico.
Ma l’anno successivo il domenicano Niccolò Lorini da Firenze dichiara eretica la dottrina del moto della terra accusando Galilei di eresia. Con una nuova pubblicazione «Discorso del flusso e riflusso dei mari» Galilei spera di far valere le sue ragioni e convincere così il clero della giustezza delle sue idee, ma nel 1616 la teoria di Copernico viene dichiarata ufficialmente eretica dal Sant’Uffizio e il suo libro è messo all’indice.
Viene inviato un cardinale presso l’illustre pisano con il fine di invitarlo a non insegnare e divulgare le idee condannate dalla Chiesa. Varie pubblicazioni, però, si susseguono a conferma delle nuove teorie: «Il discorso sulle comete», «Il Saggiatore», quest’ultimo abilmente dedicato a Urbano VIII. Nel 1624 lo scienziato inizia la stesura del libro in cui racchiude i frutti della sua vita di studioso e di astronomo, partendo dallo teoria eliocentrica.
Il «Dialogo sopra i massimi sistemi» viene pubblicato il 23 febbraio 1632; è un’opera fondamentale nella storia del pensiero scientifico, Ma il 25 luglio dello stesso anno l’inquisitore di Firenze riceve l’ordine di proibirne la diffusione; a settembre Galilei è invitato a presentarsi presso il Sant’Uffizio. Tra l’aprile e il giugno 1633 subisce un processo nel quale viene condannato per le sue nuove idee sul movimento della terra e degli astri, solo perché contrarie a quelle della Chiesa che si basava su principi errati. Affranto, rinnega la sua opera e nel dicembre dello stesso anno ritorna ad Arcetri in libertà limitata.
In Toscana riprende i suoi studi confortato dalla figlia Virginia, divenuta nel frattempo Suor Maria Celeste e dalla presenza di due famosi discepoli, Torricelli e Viviani, nonché da quella del figlio. Ma Galileo, già avanti negli anni, si ammala e le sue forze si affievoliscono. Nonostante questo non tralascia gli studi. Divenuto cieco, detta per quattro anni ai discepoli le sue ultime ricerche sul moto.
Dopo aver ricevuto un’educazione umanistica, dunque, Galileo segue per 4 anni gli studi di medicina presso l'Università di Pisa, senza però ottenere il titolo; la sua passione è volta alle materie scientifiche. Di nascosto dal padre, infatti, viene avviato da un noto professore di matematica, Ostilio Ricci, allo studio di tale materia, a tutto discapito della medicina.
A poco più di vent’anni Galileo scopre l’isocronismo delle oscillazioni pendolari, di cui poi cercò la dimostrazione per via matematica. Può così costruire un apparecchio per la misurazione della frequenza delle pulsazioni umane. Subito dopo costruisce la prima bilancia idrostatica. Grazie a queste scoperte e all’amicizia col marchese Guidobaldo del Monte ottiene nel 1589 una cattedra presso l’Università di Pisa. Ma questo lavoro non gli rende sufficientemente per condurre una vita decorosa e mantenere la famiglia alla morte del padre. Venuto a conoscenza della teoria copernicana, la condivide pienamente pur dovendo insegnare seguendo il sistema tolemaico. Le sue nuove idee sono in netto contrasto con quelle dei suoi colleghi, la sua posizione, già così difficile, diventa precaria quando boccio un’invenzione di un nipote del Governatore di Livorno, il granduca Giovanni de’ Medici, che lo fa allontanare dall’Università di Pisa.
Fu allora che scrutando il cielo con il cannocchiale da lui costruito fece una grossa scoperta: individuò i quattro satelliti di Giove che chiamò Medicea Sidera: fu una nuova pietra a convalida della teoria copernicana sulla eliocentricità. Rese partecipe di questa scoperta anche il lontano amico Keplero, con cui aveva intrapreso un lungo carteggio, il quale lo incoraggiò nelle sue ricerche.
Durante il soggiorno padovano Galileo ebbe tre figli (nel 1600 Virginia, nel 1601 Livia e nel 1606 Vincenzo) da una non meglio descritta veneziana, Marina Gamba, della quale ben poco si sa anche perché non abitarono insieme. A relazione finita, mantenne sempre ottimi rapporti con la donna, sposata da un certo Bartoluzzi, la quale allevò il figlio Vincenzo fino al 1611. Alcuni anni dopo Galileo iniziò le pratiche per la legittimazione e nel 1619 dichiarò, non si sa per quali motivi, che la madre era morta; cosa non vera.
L’insegnamento lo sottrae però allo studio della volta celeste e alle scoperte scientifiche per cui, allorché il Granduca dl Toscana Cosimo II gli offre un posto quale "primario matematico e filosofo del Serenissimo Duca" a Firenze, Galileo non ci pensa due volte e si trasferisce in Toscana.
Con la pubblicazione del «Sidereus Nuncius», con il quale Galilei spiega le sue scoperte celesti, hanno inizio i problemi e le lotte con gli studiosi tradizionalisti che rifiutano la teoria eliocentrica di Copernico e così tutte le scoperte di Galileo che ne derivano a comprova di tale teoria. Galilei viene allora chiamato a Roma presso il futuro pontefice Urbano VIII, allora cardinale, che con altri prelati lo incoraggia nella lotta per imporre le sue idee e quelle di Copernico.
Ma l’anno successivo il domenicano Niccolò Lorini da Firenze dichiara eretica la dottrina del moto della terra accusando Galilei di eresia. Con una nuova pubblicazione «Discorso del flusso e riflusso dei mari» Galilei spera di far valere le sue ragioni e convincere così il clero della giustezza delle sue idee, ma nel 1616 la teoria di Copernico viene dichiarata ufficialmente eretica dal Sant’Uffizio e il suo libro è messo all’indice.
Viene inviato un cardinale presso l’illustre pisano con il fine di invitarlo a non insegnare e divulgare le idee condannate dalla Chiesa. Varie pubblicazioni, però, si susseguono a conferma delle nuove teorie: «Il discorso sulle comete», «Il Saggiatore», quest’ultimo abilmente dedicato a Urbano VIII. Nel 1624 lo scienziato inizia la stesura del libro in cui racchiude i frutti della sua vita di studioso e di astronomo, partendo dallo teoria eliocentrica.
Il «Dialogo sopra i massimi sistemi» viene pubblicato il 23 febbraio 1632; è un’opera fondamentale nella storia del pensiero scientifico, Ma il 25 luglio dello stesso anno l’inquisitore di Firenze riceve l’ordine di proibirne la diffusione; a settembre Galilei è invitato a presentarsi presso il Sant’Uffizio. Tra l’aprile e il giugno 1633 subisce un processo nel quale viene condannato per le sue nuove idee sul movimento della terra e degli astri, solo perché contrarie a quelle della Chiesa che si basava su principi errati. Affranto, rinnega la sua opera e nel dicembre dello stesso anno ritorna ad Arcetri in libertà limitata.
In Toscana riprende i suoi studi confortato dalla figlia Virginia, divenuta nel frattempo Suor Maria Celeste e dalla presenza di due famosi discepoli, Torricelli e Viviani, nonché da quella del figlio. Ma Galileo, già avanti negli anni, si ammala e le sue forze si affievoliscono. Nonostante questo non tralascia gli studi. Divenuto cieco, detta per quattro anni ai discepoli le sue ultime ricerche sul moto.
Re: Galileo Galilei tra scoperte scientifiche e censure ecclesiastiche
Vorrei aggiungere che Galilei fu il primo a studiare la velocità della luce, infatti intuì che essa avesse una velocità alta, ma limitata.
La sua idea fu quella di portarsi su una collina con una lanterna coperta da un drappo e quindi alzare il drappo lanciando un segnale ad un amico posto su un'altra collina ad un chilometro e mezzo di distanza. Il suo amico, non appena avesse visto il segnale, avrebbe quindi alzato il suo drappo permettendo a Galileo di registrare l'intervallo di tempo impiegato dalla luce per giungere all'altra collina e tornare indietro. Una misura precisa di questo tempo avrebbe consentito misurare la velocità della luce. Tuttavia, il tentativo fu infruttuoso: si consideri che la luce impiega solamente un centomillesimo di secondo per percorrere una distanza di 3 chilometri.
Almeno però lui ci provò!! Io dico che Galileo era un uomo e uno studioso sprecato per il suo tempo, se solo fosse vissuto ai giorni nostri un tipo cosi arguto sicuramente avrebbe fatto carriera per cosi dire, e chissà quali misteri ci avrebbe svelato!!!
La sua idea fu quella di portarsi su una collina con una lanterna coperta da un drappo e quindi alzare il drappo lanciando un segnale ad un amico posto su un'altra collina ad un chilometro e mezzo di distanza. Il suo amico, non appena avesse visto il segnale, avrebbe quindi alzato il suo drappo permettendo a Galileo di registrare l'intervallo di tempo impiegato dalla luce per giungere all'altra collina e tornare indietro. Una misura precisa di questo tempo avrebbe consentito misurare la velocità della luce. Tuttavia, il tentativo fu infruttuoso: si consideri che la luce impiega solamente un centomillesimo di secondo per percorrere una distanza di 3 chilometri.
Almeno però lui ci provò!! Io dico che Galileo era un uomo e uno studioso sprecato per il suo tempo, se solo fosse vissuto ai giorni nostri un tipo cosi arguto sicuramente avrebbe fatto carriera per cosi dire, e chissà quali misteri ci avrebbe svelato!!!
Hapgood- Scienziato
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Re: Galileo Galilei tra scoperte scientifiche e censure ecclesiastiche
Grazie per la news, questa non la sapevo ed ecco cos voglio dire per scambio di conoscenze. Comunque noi italiani ne abbiamo avuti di scienziati e Galileo e Leonardo son davvero quelli che meritano una smisurata stima, non solo da noi compatrioti bensì tutta la popolazione mondiale. Oltre a Galileo, ci fu Friederich Gauss che portò notevoli progressi nell'ottica, ovviamente non era italiano però è stato uno scienziato geniale. Per quanto riguarda Galileo sono senza parole.
Re: Galileo Galilei tra scoperte scientifiche e censure ecclesiastiche
Galilei aprì le porte alla scienza si puo dire. è anche vero quel che hai detto riguardo agli scienziati italiani, che purtroppo sono stati un po sminuiti e a volte anche presi per pazzi... la cosa brutta è che nonostante 4 secoli di distanza la situazione non sia molto cambiata.. le persone che vogliono combinare qualcosa in questi campi o vanno in America o in Germania, perché lo stato italiano non da molte sciance, ne abbiamo una dimostrazione anche dall'ultima riforma..
Hapgood- Scienziato
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Re: Galileo Galilei tra scoperte scientifiche e censure ecclesiastiche
Enrico Fermi.... ed ho detto tutto.
Re: Galileo Galilei tra scoperte scientifiche e censure ecclesiastiche
Infatti proprio quello che intendevo. comunque torniamo alla scienza e lasciamo la politica... sapevate che galilei inventò e costrui il primo elioscopio? E fu grazie ad esso che egli scoprì l'esistenza delle macchie solari. Il metodo usato da Galileo consisteva nell'oscurare la stanza da cui effettuava le osservazioni e, invece di osservare direttamente il sole, guardare l'immagine proiettata su un foglio bianco di carta posto ad un metro circa dall'oculare. Interessante eh?
Hapgood- Scienziato
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